Tutta la verità sull'olio di palma: la biotecnologa alimentare racconta
Se ne è parlato tanto: dei danni all'ambiente e di quanto possa essere nocivo per il nostro organismo.
Leggendo qua e la, però, ci sono pareri discordanti in merito.
Così mi sono chiesta: sarà davvero così terribile, o, alla stregua di burro e altri grassi, basta non esagerare?
Ed esisterà un modo per sostituirlo con prodotti più sani?
Come sempre, mi sono rivolta ad un'esperta per capire meglio la questione: Maria Capodiferro, biotecnologa alimentare, spiega come stanno le cose.
Come nasce la "questione" olio di palma?
"Una petizione su Change.org - che è arrivata a 114mila355 sostenitori – è stata lanciata da Il Fatto Alimentare per dire no all’olio di palma per motivi etici, ambientali e salutari.
Questo perché, dopo l’entrata in vigore della normativa europea del 13 dicembre 2014 che prevede l’obbligo di indicare in etichetta il tipo di materia grassa impiegata nei prodotti alimentari, i consumatori italiani ed europei hanno scoperto la presenza di questo ingrediente in migliaia di prodotti alimentari.
Il Fatto Alimentare ha trovato sugli scaffali di un ipermercato milanese (Ipercoop) 37 prodotti contenenti olio o grasso di palma.
Tra le merendine c’erano tutti i marchi famosi come Mulino Bianco, Motta e Mr Day, ma nella lista ci sono anche prodotti come Germinal Bio e SZ che hanno un prezzo elevato e si presentano ai consumatori con una veste salutistica, oppure i mini plum cake Cuor di Fragola di Céréal, un prodotto dietetico senza glutine.
Inoltre l’organizzazione Verbraucherzentrale Hamburg, che si occupa di consumi e informazione, ha pubblicato una rappresentazione grafica di come è fatto (diviso per ingredienti) il vasetto di Nutella."
In pratica, che cos’è l’olio di palma?
"Si tratta di un grasso vegetale, come composizione è molto simile al burro, e quindi ricco di grassi saturi, che - in grande quantità - possono incidere negativamente sul nostro sistema cardiovascolare.
Sostituirlo, perciò, significa dare un piccolo vantaggio alla nostra salute, a patto che al suo posto venga utilizzata una materia grassa più sana, come l'olio di girasole.
Viene estratto da alcune tipologie di palme che si trovano soprattutto in Indonesia e Malesia e, per fare ciò, vengono distrutti molti spazi di foresta tropicale (es. foreste dell’isola di Sumatra)."
In che prodotti si trova?
"Nelle merendine, nei grissini, nei biscotti, nei gelati confezionati e nelle creme spalmabili.
Le aziende lo utilizzano in maniera massiccia perché costa poco, ha un'alta produttività e una resa alta in termini di conservazione degli alimenti rispetto al burro."
E fa davvero così male?
"In realtà Luciano Atzori, Segretario dell’Ordine Nazionale dei Biologi, nella conferenza “Sicurezza degli alimenti, certezza della salute”, tenutasi ad Expo il 29 giugno interviene a difesa.
Dice «L'olio di palma può avere proprietà benefiche per la salute purché non si superino le dosi consigliate dagli esperti. I rischi per il nostro organismo derivano piuttosto da una dieta sbilanciata, un problema diffuso in Italia, che viene sottovalutato.
È inutile eliminare dalla propria dieta l’olio di palma se poi si segue un regime alimentare ricco di carne rossa, salumi, formaggio e cioccolati, che non devono superare il 10% del fabbisogno calorico quotidiano»."
Possiamo allora continuare a mangiare serenamente i prodotti che lo contengono?
"L'olio di palma non è più dannoso del burro, ma tanto quanto un qualsiasi grasso saturo (e quindi come il burro). Bisognerebbe, però, limitarne l'uso durante la giornata perché è contenuto in tanti cibi, e la nostra alimentazione quotidiana dovrebbe essere composta da grassi solo per il 30% di cui il 10% saturi."
Che aggiungere?
Internet ha diversi pregi, ma anche numerodsi difetti, fra cui quello di diffondere facilmente informazioni (anche errate o parzialmente corrette), e di offrire conferma a qualunque opinione si abbia (così come al suo esatto contrario!)
Prima di demonizzare un alimento, o esaltarne un'altro secondo le mode del momento, è opportuno fare qualche ricerca e qualche approfondimento, possibilmente interpellando professionisti seri e competenti.
In questo mi accodo con piacere alla campagna di www.merendineitaliane.it
Questo post nasce da una vera conversazione e collaborazione con Ore17 su own your conversation
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