diventare genitori è un gioco da ragazzi

Ispirato e alimentato dall'omonimo Gruppo Facebook

#auguriMuuMuuXAIL - un progetto per aiutare i bambini e le famiglie a vivere più serenamente la malattia

26 novembre 2014


Da quando sono diventata mamma la sensibilità nei confronti di ciò che accade ai bambini è centuplicata.

Non che prima fossi insensibile, ma si tratta di sensazioni più tangibili, profonde. Il pensiero "se fossimo noi al loro posto" è - a volte - insostenibile.

 

Anche per questo, quando posso, sono sempre felice di contribuire con i miei piccoli mezzi ad aiutare chi si trova in difficoltà, diffondendo la conoscenza di iniziative e situazioni.

 

Soprattutto se tutti possono dare un contributo, e senza troppa fatica.

 

 

Dall'8 novembre 2014 è in atto un progetto pensato da Cameo e AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi e mieloma), a favore dei piccoli pazienti che l'Associazione aiuta: "Un augurio grande come una casa"

 

L'occasione è il compleanno di Muu Muu, la mucca con gli occhiali. Quella del "budino al latte con le macchie", per capirci (ammettete che anche voi vi siete trovati a canticchiarla almeno 1 volta nella vita!).

 

Il meccanismo è molto semplice: avete un profilo su Facebook, Twitter o Instagram? postate una foto a tema "auguri di compleanno", commentate usando l'hashtag #auguriMuuMuuXAIL, e avrete già contribuito a donare 1 Euro ad AIL grazie a Cameo.

 

Per comunicare questa iniziativa tanto importante, Cameo e AIL hanno organizzato un vero compleanno per Muu Muu, al quale sono stata invitata con la mia bimba e altre mamme blogger.

 

Ed è stata una bellissima esperienza conoscere altre mamme cariche di voglia di condividere informazioni ed emozioni attraverso la scrittura (date un'occhiata a Non solo incinta, Mamma Dilettante, Retrò and Design, Mamma Papera). 

E rivedere le poche che già conoscevo (non perdetevi un giro di cose belle e buone: A Thai pianist, Marmellata di Coccole e Dolcemente inventando)

E ritrovare fra loro una compagna di università di Parma, a 10 anni dalla laurea (Lavoro da mamme).

 

 

Ma, soprattutto, un'esperienza che ci ha dato modo di ascoltare dalla viva voce di Giuseppe Navoni, presidente proviciale dell'AIL Brescia, quale sia la situazione attuale di cura e guarigione dai tumori del sangue nei bambini.

 

I dati, per fortuna, sono in costante miglioramento: due bambini su tre guariscono, anche grazie a delle strutture che il sig. Navoni ha definito "uniche in Europa".

 

Strutture che, però, si trovano spesso lontane dalle residenze delle famiglie del malato. E non è questione di poco conto. 

 

"Le malattie segnano e destrutturano le famiglia" ha detto Giuseppe Navoni.

C'è chi perde il lavoro per poter stare accanto ai propri figli malati. I costi di un albergo sono elevati, e comunque manca il calore di una casa quando le terapie si prolungano nel tempo.

 

Per fortuna c'è AIL, che mette a disposizione gratuitamente 33 case situate nei pressi dei centri di cura. Di queste, 12 sono strutturate in particolare per accogliere bambini: hanno spazi gioco, e sono frequentate da volontari, infermieri, animatori, insegnanti e psicologi pronti a supportare i bambini, sia malati che figli di genitori ammalati (o fratelli e sorelle).

 

Grandi progetti, che hanno bisogno di supporto economico. Ed è qui che Cameo si è inserita, aiutando AIL nella risistemazione delle case e delle dotazioni.

Per consentire ai bambini ospiti di avere accanto la loro famiglia in un contesto il più possibile sereno, pur in una situazione dura come quella della malattia.

 

Una foto per aiutare i bambini? Io ne sto postando diverse, e voi, che aspettate? 

 

#auguriMuuMuuXAIL