diventare genitori è un gioco da ragazzi

Ispirato e alimentato dall'omonimo Gruppo Facebook

Filosofia del progetto



Dopo 9 mesi di pensieri, sogni, riflessioni, desideri, attese e aspettative, un giorno ti svegli genitore.

E sei completamente responsabile di un piccolo fagotto morbido e profumato (non sempre!) che risveglia in te sentimenti mai provati prima, portandoti anche - alle volte - allo sfinimento oltre limiti che pensavi umanamente sopportabili.

E non conosci più la tua città, perchè da aperitivi, cene e cinema con gli amici il target si sposta per necessità oggettiva (vedi come ti lascia tranquillo un bambino che si annoia a morte!) a "luoghi adatti a un bimbo".

E devi fare i conti con lati del tuo carattere e abitudini del te stesso che eri prima, nel momento in cui si aggiunge il ruolo "genitore" al lungo elenco di quelli che già hai collezionato nella vita.

E devi affrontare mille casi, questioni e problemi che mai avevi neppure immaginato, e che - ti accorgi - mutano non appena pensi di aver trovato un equilibrio, se non perfetto, almeno accettabile.

E ti ritrovi a cercare di comprendere un mondo complesso, diverso - tanto diverso! - rispetto a quello che hai vissuto tu da bambino e ragazzino, fatto di situazioni simili in diversi contesti, con sfaccettature e rischi nascosti che a volte neppure immagini. 

E... E, diciamocelo, gestire tutto questo è un caos! Il più meraviglioso, avventuroso, arricchente, stupefacente e magico caos che la mente umana possa immaginare. Ma pur sempre un caos.

 

Ecco perchè, dopo 2 anni di gruppo Facebook Genitori a Trento e dintorni (e quasi 3000 iscritti) è nato Genitori e dintorni (a Trento): per raccogliere le esperienze, le risposte e i suggerimenti scambiati in quella paizza virtuale da genitori a genitori.

Ecco perchè dopo altri 2 anni e 1/2 e oltre 7200 iscritti al gruppo, Genitori e dintorni si delocalizza (mantenendo sempre una sezione - fondamentale - legata al territorio, aperto anche a nuove città), e allarga le sue pagine a numerosi collaboratori entusiasti, genitori ed esperti: per stimolare nuove domande. Per portare consapevolezza (come mi piace questa parola!), mettere in luce problemi, far sentire meno soli.

 

La spinta di tutto questo è la voglia di essere genitori accorti, presenti, pensanti e capaci di senso critico.

Il fine: garantire un mondo migliore ai nostri ragazzi, imparando a seguirli e supportarli nei mille passaggi importanti delle loro vite. Satelliti silenziosi e discreti, che lasciano volare i propri figli con un occhio sempre attento ai segnali più o meno evidenti, un orecchio disposto all'ascolto e un cuore aperto al dialogo e alla comprensione.

 

Facile? No, per nulla. Ma se fosse facile Genitori e dintorni  non esisterebbe.

 

Maria Paola Cordella