L'alimentazione nei bambini
dott.ssa Margherita Capodiferro

Le diverse fasi del ciclo della vita impongono esigenze nutrizionali diverse.
Nei primi 12 mesi di vita, l’allattamento al seno è la forma ideale di alimentazione per i neonati.
Il latte umano fornisce un apporto nutrizionale ottimale per la crescita e lo sviluppo. I primi 4-6 mesi di vita sono caratterizzati da una crescita molto rapida, in particolare del cervello, e la composizione degli aminoacidi e degli acidi grassi del latte materno è particolarmente adatta a soddisfare queste esigenze.
Il latte materno contiene anche agenti antibatterici e di prevenzione delle infezioni, tra cui le immunoglobuline, che rivestono un ruolo importante per lo sviluppo del sistema immunitario.
Il colostro, che è il fluido prodotto dalla ghiandola mammaria nei primi giorni dopo il parto, è ricco di proteine e ha un elevato contenuto di minerali e vitamine; contiene inoltre anticorpi, agenti di prevenzione delle infezioni, agenti antinfiammatori, fattori di crescita, enzimi e ormoni, che favoriscono la crescita e lo sviluppo.
Quando l'allattamento al seno non è possibile o non è desiderato, il bambino deve essere nutrito con appositi latti, detti artificiali, ottenuti modificando sia quantitativamente che qualitativamente il latte vaccino per renderlo quanto più simile possibile al latte della madre.
Grazie ai progressi dell'industria alimentare questi alimenti hanno tutti i contenuti importanti per la crescita del neonato ed è più facile stabilire il quantitativo di latte per ogni poppata.
Molto importante è fare attenzione a sterilizzare regolarmente tutta l'attrezzatura utilizzata, ovvero biberon e tettarelle, perchè nel latte artificiale mancano gli agenti antibatterici e quindi il bambino è più suscettibile alle infezioni.
Man mano che il bambino cresce, il latte non è più, da solo, il nutrimento adeguato alla dieta del bambino.
L’introduzione di alimenti integrativi intorno ai 6 mesi è importante per garantire una normale masticazione e lo sviluppo del linguaggio.
Si possono aumentare gradualmente qualità, numero e varietà di alimenti solidi, seguendo il ritmo del bambino.
In generale i cereali sono i primi alimenti introdotti nella dieta del neonato (mescolati con un po’ di latte materno o artificiale), seguiti da passati di verdure, purea di frutta e carne omogeneizzata.
Dopo i 12 mesi il bambino incomincia ad assumere una personalità propria e ad affermare la sua indipendenza muovendosi liberamente e scegliendo che cosa mangiare.
In questo periodo, il bambino impara a bere con la cannuccia e a mangiare con il cucchiaio.
Bisogna proporgli una vasta scelta di cibi, in modo da permettere al bambino di scegliere tra una gamma di sapori, consistenze e colori diversi.
Dopo i 4 anni la quantità effettiva di calorie necessarie aumenta man mano che il bambino cresce.
In alcuni bambini l’assunzione di ferro, calcio, vitamine A e D e vitamina C può essere inferiore ai livelli consigliati.
Pasti regolari e spuntini salutari che comprendano alimenti ricchi di carboidrati, frutta e verdura, latticini, carni magre, pesce, pollame, uova, legumi e noci dovrebbero contribuire ad una crescita e ad uno sviluppo corretti senza introdurre calorie eccessive con la dieta.
I bambini hanno bisogno di bere molti liquidi, soprattutto se fa caldo o se praticano attività fisica.
L’acqua è ovviamente una buona fonte di liquidi, priva di calorie.
La varietà è importante nella dieta del bambino: si possono scegliere anche altre fonti di liquidi, come latte, bevande a base di latte, succhi di frutta e bibite.
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