Letture per sognare, al Museo

Buongiorno a tutti e ben ritrovati!
Finalmente torno a scrivere per questa rubrica che tanto mi sta a cuore e che ora è resa ancora più fruibile dalla nuova bellissima veste del portale.
Questo mese vi racconto di un’esperienza di lettura inedita e di due libri da sogno, nel vero e proprio senso della parola.
Come alcuni di voi già sanno, il 6 maggio scorso abbiamo portato A caccia di libri “in trasferta” al Muse – Museo delle Scienze, in particolare all’interno del magico spazio del Maxi Ohh!, che offre un ambiente ed esperienze dedicati ai bambini da 0 a 5 anni.
Si è trattato di un esperimento che ha visto le letture animate - condotte da me - affiancate da una consulenza pedagogica tecnica - della nostra bravissima Isabella Chirico - sui temi del sonno e del sogno.
I libri che ho proposto sono due albi illustrati meravigliosi e imperdibili, che parlano del sogno come luogo d’incontro, in particolare per il bambino, con il sé più “selvaggio”, ma anche come spazio d’immaginazione – da coltivare con entusiasmo e fantasia.
Il primo è il grande classico della letteratura per l’infanzia Nel paese dei mostri selvaggi (Where the Wild Things are) di Maurice Sendak.
Racconta di Max, un bambino che una sera è talmente in vena di monellerie da finire in castigo: a letto senza cena, è il verdetto della mamma. E allora lui, rimasto solo nella sua stanza, sogna ad occhi aperti - o forse chiusi - di ritrovarsi in una foresta rigogliosa e partire poi per chissàdove, fino a ritrovarsi nel Paese dei mostri selvaggi.
Qui doma i Mostri selvaggi e viene proclamato loro re perché lui è più mostro selvaggio di tutti. Così Max dà il là per una danza selvaggia e scatenata in cui ognuno esprime la parte più sfrenata di sé. E tutti si scalmanano a tal punto che Max dice “Basta!” e improvvisamente non ha più voglia di fare il mostro selvaggio, anche perché un profumo familiare di cose buone lo attrae. Così Max saluta i mostri e si mette in viaggio verso casa. Dopo una lunga traversata in mare giunge nella sua stanzetta, dove ad attenderlo trova la cena, “che era ancora calda”.
Con questo albo splendidamente illustrato Sendak ha regalato a intere generazioni di bambini la rappresentazione del lato selvaggio dell’infanzia, di quello spazio di sregolatezza in cui ogni bambino scantona continuamente durante la sua crescita e che pian piano impara a domare grazie alla guida amorevole dei suoi genitori che gli impongono dei limiti, per il suo bene – a letto senza cena! –, e grazie alle sue esperienze, che lo aiutano a maturare – alla fine Max non è felice nel Paese dei mostri selvaggi, poiché ha la sua libertà sfrenata ma è lontano da chi lo ama di un amore incondizionato, ecco perché decide di tornare sui suoi passi. Doveva toccare con mano il suo lato selvaggio – nello spazio protetto del sogno - per poter capire che la felicità non è non avere limiti.
Al contempo questo albo dice ai bambini una cosa meravigliosa, l’unica che per loro conti davvero: la mamma e il papà ti amano anche quando sono arrabbiati con te, anche quando litigate. E suggerisce ai genitori il valore della riconciliazione dopo un momento di rottura. La riconciliazione è il momento in cui il rapporto genitore-figlio viene riconfermato come solido, rafforzandosi ulteriormente.
La sfera sonora del Maxi Ohh! mi ha dato la possibilità di rendere questa lettura ancora più appassionante, poiché gli schermi di questo spazio comodo e raccolto rispondevano agli impulsi sonori della mia voce con immagini astratte e colori. I genitori che hanno partecipato mi hanno aiutata a evocare le urla di Max e la danza scatenata dei mostri, in un coro selvaggiamente divertito e divertente.
Il secondo libro che ho avuto il piacere di leggere nel magico spazio del Maxi Ohh! è Un libro fantastico (An awsome book) di Dallas Clayton.
La lettura si è svolta nella sfera acquario del Maxi Ohh!, lo spazio ideale per far risuonare le parole di questa bellissima poesia illustrata che l’autore ha scritto per suo figlio – e per tutti noi – per incitarlo a non smettere mai di sognare.
Qui il sogno prende la sfumatura di immaginazione di una realtà inusuale, lontana dagli schemi e probabilmente anche migliore. Si tratta di un vero e proprio inno alla fantasia, che è la più grande ricchezza dei bambini e che, se preservata, permette all’adulto di essere autenticamente padrone della sua vita, al di là dei percorsi tracciati, dei sentieri battuti.
Il sogno come chiave per la felicità.
Isabella Chirico ci ha raccontato che i bambini vanno accompagnati verso il mondo dei sogni, con racconti, poesie, canzoni rassicuranti e fantasiosi, per aiutarli a fare sogni sereni e a sviluppare un rapporto armonico sia con il sonno che con l’universo onirico.
Questo è importante sin dalla primissima infanzia, perciò vi segnalo tre libri, che trovate in Biblioteca dei ragazzi, e che raccontano il momento del sonno – anche con le paure che lo accompagnano. Il primo è Sogni d’oro Arcobaleno di Marcus Pfister (titolo originale Schlaf gut, kleiner Regenbogenfisch – traduzione di Luigina Battistutta), edizioni Nord – Sud. Codice: B ARC 04. Dedicato ai più piccoli, è incentrato sul potere di rassicurazione delle parole dei genitori nel momento della nanna, quando il piccolo ha paura del buio o di fare incubi.
Sempre sul tema delle paure legate al sonno, vi consiglio Sogni…bestiali di Guido Van Genechten (titolo originale Midden in de nacht), edizioni Clavis. Codice: B VANG 5. Questo è uno dei numerosi libri che hanno come protagonista un bambino che ha paura di un “mostro” – in questo caso una tigre –, ma che riesce a farlo uscire dalla sua stanza con un escamotage – nel caso della tigre la soluzione è riportarla allo zoo, chiuderla a chiave in gabbia e nascondere quest’ultima sotto il proprio cuscino. E sotto il cuscino ci sono tante chiavi quanti sono i mostri che il bambino protagonista del libro ha scacciato. Un modo per far capire ai bambini che loro possono controllare le loro paure, allontanandole.
L’ultimo libro che vi segnalo è Dimmi, che cos’è un sogno? di Hubert Schirneck (titolo originale Was ist ein Traum?, fragte Jonas – traduzione e adattamento di Roberta Scarabelli), edizioni MOTTA junior. Codice: NPL CUC 3. Qui un cucciolo di formichiere curioso interroga gli adulti su cosa sia un sogno. I suoi genitori sono troppo impegnati e non gli rispondono, allora chiede ad altre persone che incontra. Riceve tante risposte, ma quella che più attendeva giunge a sera quando la sua mamma finalmente ha tempo per dedicarsi completamente a lui e gli parla del sogno. Così, raccontando, lo accompagna verso un sonno sereno e popolato di immagini bellissime.
Buone letture e… sogni d’oro!
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